Siete pronti a domare l'idra del Ticino?

È nata la "Via Alta Idra": un itinerario tra le vette più selvagge delle Alpi

Il suo nome richiama quello del mitico drago a nove teste che fu sconfitto da Ercole, e affrontarla può essere altrettanto epico ed emozionante: si tratta della Via Alta Idra, itinerario escursionistico che si snoda per ben cento chilometri a oltre duemila metri di altitudine tra le vette più selvagge delle Alpi.

L’ambizioso tracciato è il risultato del lavoro svolto tra TicinoSentieri, la Federazione Alpinistica Ticinese, il Club Alpino Svizzero, l’Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino, l’Organizzazione Turistica Lago Maggiore e Valli con il sostegno dell’Ente Regionale per lo Sviluppo Bellinzonese e Valli, l’Ente Regionale per lo Sviluppo Locarnese e Vallemaggia. L’intenzione, perfettamente concretizzata, era quella di realizzare un tragitto escursionistico che unisse, in alta quota, le molteplici tratte esistenti tra la sorgente del Ticino e la sua foce, e che fosse, per lunghezza e spettacolarità, quasi senza eguali in Europa. La Via Alta Idra è oggi a tutti gli effetti il più lungo fra le vie alte e tocca 12 capanne, allo stesso modo in cui l’omonima costellazione celeste dell’Idra (che segue un disegno simile) è la più estesa tra le costellazioni attuali ed è composta da 12 stelle principali.

La via, in larga parte dal carattere isolato e severo, lontano da insediamenti e copertura cellulare, si snoda su un'articolata ed elevata cresta di roccia che sembra richiamare davvero la spina dorsale di un drago quale è la mitologia Idra. È pensata per gli escursionisti esperti che vogliono provare tante camminate quante sono le tappe che la compongono (grazie ai numerosi collegamenti con il fondovalle è possibile infatti creare un itinerario personalizzato) oppure cimentarsi in un’avventura unica della durata di una decina di giorni, da vivere passo dopo passo lungo un cammino che attraversa una grande varietà di ambienti e di luoghi indimenticabili, ricchi di suggestioni e di emozioni.

L’itinerario parte dalla capanna Corno Gries per poi addentrarsi tra le creste merlate della Valle Bedretto e nel Canale del Becco, dove corde e staffe metalliche consentono un’ascesa da brivido; procede al cospetto di laghi alpini come quello del Sambuco, di Prato e della Valletta; attraversa un fondo oceanico risalente al triassico; si inerpica sui tratti vertiginosi della Via Alta della Verzasca, itinerario ancora più ardito nato oltre 20 anni fa; valica il Passo del Gatto, ossia l’aereo intaglio roccioso che lo separa dal Pizzo Cramosino; prosegue infine tra le variegate rocce del Gagnone, uno dei rari luoghi in cui minerali multicolori provenienti da 100 chilometri sotto la crosta terrestre affiorano in cima a una montagna, e infine ridiscende a valle nella piana di Tenero.

Percorrere la Via Alta Idra offre un’immersione completa nell’ambiente selvaggio di alta quota, caratterizzato da una flora e da una fauna eterogenee che sorprendono e meravigliano a ogni passo. Si tratta però di un itinerario alpino impegnativo per escursionisti esperti (T5-T6), dove è spesso necessario affrontare passaggi esposti al pericolo di caduta e con tratti di arrampicata. Una sfida non per tutti, così come le splendide emozioni che è in grado di regalare.

San Giacomo, foto Marco Volken.

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